Scheletro rinvenuto negli scavi archeologici: aggiornamenti

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A seguito degli scavi in regime di archeologia preventiva svolti nei pressi di Porta Siena dal Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali dell’Università di Siena è stato rinvenuto uno scheletro all’interno di uno degli ambienti addossati alla porta stessa. La destinazione d’uso dell’ambiente è attualmente sconosciuta, ma l’analisi della tipologia e degli elementi architettonici rilevati permettono di ipotizzare che si trattasse di un ambiente di rappresentanza, come un edificio pubblico o una chiesa. Sulla base delle prime indagini visive sul posto, si può affermare che lo scheletro è in deposizione primaria e che la sua sepoltura è avvenuta a seguito del taglio di una porzione della pavimentazione, togliendo i mattoni superficiali e il massetto di preparazione e stendendo il corpo coprendolo con materiale incoerente, probabilmente proveniente dal crollo dell’ambiente stesso. Al momento della sepoltura quindi lo stato di conservazione di questo ambiente doveva essere particolarmente compromesso. Altra nota interessante è che accanto al corpo sono stati trovati alcuni frammenti di maiolica arcaica cronologicamente attribuibile alle fasi di frequentazione dell’area nel primo quattrocento. L’ipotesi più probabile è quindi che la morte sia avvenuta in un momento poco distante da quello di decadenza dell’insediamento di Petriolo, verso la fine del Quattrocento. Per rispondere a queste e molte altre domande, come il sesso e le patologie che ne hanno determinato la morte, sarà necessario far analizzare i resti in un laboratorio specializzato.

Photo credits: Viola D’Ettore