Il Progetto di Restauro e Valorizzazione dei Bagni di Petriolo nasce nel 2015 per iniziativa dell’associazione Italia Nostra e di UnipolSai, proprietario dell’area. Le prime attività avviate sono state finalizzate alla predisposizione di un elaborato di pre-fattibilità per il restauro e la valorizzazione del sito. Attraverso tale documento si è cercato di comporre un quadro dei progetti, opzioni, interessi che afferivano l’area e di comprendere le modalità di fruizione e le relazioni esistenti tra gli abitanti del territorio e il sito. In questa maniera si è voluto conferire alle attività una valenza sociale ritenuta indispensabile per lo svolgimento della valorizzazione. Garantire una comunanza di intenti tra amministrazioni, operatori e abitanti sembra infatti una condizione imprescindibile per la riqualificazione dei Bagni. Successivamente allo svolgimento di tali attività e al consolidarsi di una relazione stabile con le comunità insediate e le amministrazioni competenti si è dato avvio nei primi mesi del 2016 alla progettazione.

Si è costituito un gruppo di lavoro a cui hanno partecipato esperti con specifiche competenze sui temi trattati e l’Università di Siena, il Politecnico di Milano, e la società Sisma spin-off dell’Università di Firenze. La progettazione si è svolta attraverso un’analisi storico archeologica, il rilievo, l’indagine archeologica, la progettazione del restauro delle mura, della Torre, della Chiesa, delle Vasche e quella architettonica della Locanda, l’elaborazione di un Master Plan che individua le azioni connesse al restauro (mobilità, parcheggi, sistemazioni esterne, percorsi, reti). Nel corso dello svolgimento della progettazione, così come precedentemente e successivamente, si è continuativamente svolta un’azione di informazione e ascolto delle comunità.

Fasi autorizzativa e di impostazione della realizzazione

Le attività di progettazione si sono concluse nel gennaio del 2017, cui è seguita la fase autorizzativa. In particolare si sono positivamente concluse la procedura di approvazione da parte della Soprintendenza di Siena, quella Paesaggistica del Comune di Monticiano con il parere della Soprintendenza, quella della Valutazione di incidenza di competenza della Regione Toscana. Nel secondo trimestre del 2017 si è proceduto alla definizione delle successive fasi di attuazione del progetto e nel quarto trimestre si è definita la nuova contrattualistica e sono stati avviati i progetti esecutivi e l’ulteriore affinamento dei computi e delle stime completati nei primi mesi del 2018.

La realizzazione

I risultati delle ricerche storiche, delle prime indagini archeologiche, dei rilievi mostrano che il sito dei Bagni di Petriolo ha una importanza storico-culturale superiore a quella, già elevata, collegata alla visibile presenza dei manufatti. Il sito è infatti un unicum nel patrimonio nazionale: un’area termale sviluppatasi fin dal X secolo che ha avuto una sua massima espansione nel XIII secolo ma che ha svolto un ruolo primario nel territorio senese fino al XVI secolo.

All’importanza delle Mura, delle Torri, della Chiesa e delle Vasche termali, si uniscono le testimonianze, rilevate dagli archeologi all’interno della cinta muraria, che confermano l’esistenza di quell’insediamento compatto, ricco di edifici privati e pubblici medioevali individuato nelle ricerche di archivio. L’insieme delle qualità architettoniche, archeologiche, storiche e ambientali conferiscono all’area grandi potenzialità turistiche. Proprio partendo da tali constatazioni l’azione di conservazione e valorizzazione va organicamente strutturata al fine di avere un riscontro tangibile anche in tempi ridotti.

Operare in questo senso fa acquisire all’azione di restauro un valore molto maggiore a quello connesso alla conservazione di un singolo manufatto e gli conferisce un posto di primo piano tra le operazione di conservazione attualmente in atto nel territorio nazionale. L’intervento complessivo, della durata di tre anni, prevede il restauro delle mura e delle torri, l’allestimento di una mostra stabile sul termalismo medioevale nella Torre Nord, il restauro della Locanda e la sua sistemazione (sempre come locanda), il restauro della Chiesa e delle Terme con il ripristino delle vasche, la sistemazione degli spazi esterni attraverso un insieme di attività accorpabili in tre tipologie di seguito brevemente illustrate.

Tipologia 1. Interventi sulle murature e gli edifici

Realizzazione di interventi murari, restauri, e allestimenti (inclusi le direzioni lavori, gli approfondimenti progettuali, la sicurezza, i collaudi, etc.). In particolare il restauro delle murature (pulitura, eliminazione vegetazione infestante, cuci-scuci, integrazioni, iniezioni e sigillatura, diatoni, pulitura creste, sigillatura creste, etc.), il restauro della Torre Nord (inclusa la ricostruzione dei solai e delle partiture interne) e di quella Ovest, il restauro della Locanda e gli allestimenti delle strutture necessarie alle funzioni previste.

Tipologia 2. Opere collegate

Opere connesse con gli interventi di restauro che ne rendono possibile e/o ne completano l’attuazione. In particolare: riduzione vegetazione, allestimento cantiere (attività di taglio e rimozione della vegetazione, attività connesse all’allestimento del cantiere); integrazioni ai rilievi (parte dei manufatti ricoperti di vegetazione e altre parti non rilevate o che necessitano di ulteriori approfondimenti); indagini archeologiche (scavo esteso ad aree interne alle mura); sistemazioni morfologiche (relativamente alle murature collocate nei versanti scoscesi); sistemazione degli accessi e delle recinzioni (i restauri sono impostati per essere dei cantieri aperti che necessitano di sistemazioni temporanee); sistemazioni definitive area (accessi e percorrenze dell’area incluse la sistemazione temporanea dell’accesso alle vasche sul fiume e di una piccola piazzola attrezzata).

Tipologia 3. Valorizzazione

Sono le azioni tese alla valorizzazione del sito e degli interventi di restauro, al coordinamento con le Amministrazioni competenti e alla promozione di altre progettualità finalizzate alla riqualificazione svolte da altri soggetti. In particolare: allestimento mostra cantiere (piccola mostra in cui si presentano gli avanzamenti dei lavori, i principali risultati, le ricerche storiche); visite guidate materiali di supporto alle visite (stampa brochure, planimetrie, etc., individuazione e formazione del soggetto che svolgerà le visite); indagini storiche (proseguimento delle indagine avviate); relazioni EELL (relazioni con gli enti locali e le altre amministrazioni interessate volte alla promozione delle progettualità, alla costituzione delle reti di fruizione e delle percorrenze turistiche, alla partecipazione dei cittadini, all’integrazioni delle progettazioni, etc.); pubblicazioni (elaborazione di due pubblicazioni che raccolgano gli studi, le conoscenze, i progetti); convegno (convegno di presentazione dello stato di avanzamento della progettazione e degli studi); sito (in esso confluiscono oltre alla presentazione dei luoghi, notizie storiche, informazioni per la fruizione, sul progetto e il suo avanzamento, sulle reti di operatori, etc.); ricostruzioni grafiche 3D (l’insediamento nel corso dei secoli).